I FIGLI DELL'ARIA
lapidare o, peggio ancora, moschettare dai pellegrini. La paura aveva fatto snebbiare il cervello del cosacco, il quale aveva finalmente compreso quale
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quando in quando dalle porticine che si trovavano ai lati del corridoio uscivano delle teste umane, che subito scomparivano dietro un segno fatto dal
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Come abbiamo già detto, il monastero di Dorkia è il più celebre di quanti sorgono sui promontori del lago sacro, perché è sede d'un Bogdo-Lama, ossia
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Tibet per un passo del Tokusdeban-geb, librandosi su quegli sterminati e spaventevoli altipiani, sferzati dai gelidi venti del settentrione. Misterioso
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sempre un venticello freddissimo che irrigidiva le mani e screpolava le labbra. Il sole, abbastanza tiepido, faceva scintillare vivamente le acque del
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gentilezze del magistrato, non avevano avuto che uno scopo solo: quello di addormentare gli europei, cullandoli in una fallace speranza di libertà
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Pechino, l'immensa capitale del più popoloso impero del mondo, che da migliaia d'anni si erge, al par di Roma, come sfida al tempo, a poco a poca
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del fuso, che serviva di ponte e anche di abitazione, si estendevano a destra ed a sinistra, tre piani orizzontali, lunghi ciascuno una decina di
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il monaco, né la principessa comprendevano il russo e poi i tam-tam ed i tamburelli facevano un tale fracasso che le grida d'indignazione del cosacco
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calata la notte, eppur non devono essere che le tre o le quattro del pomeriggio - disse Rokoff, il quale aveva già fatto il suo primo giro intorno allo
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A mezzodì lo "Sparviero", dopo una sosta di un paio d'ore sulla riva meridionale del Buka-Nor per rinnovare le sue provviste d'acqua a una sorgente
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Verso il mezzodì del giorno seguente, dopo d'aver fatto a pezzi il labiato e d'averlo messo a gelare nella ghiacciaia, lo "Sparviero" lasciava il
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, perché ci ha salvato la vita. - Andiamocene, capitano. Ne ho abbastanza di questo vallone e anche degli altipiani del Tibet. - Hanno già accomodato
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giganteschi altipiani del mondo: il Gran Lama e il Dalai-Lama. Il primo che s'intitola, come abbiamo detto, la Perla dei vincitori, è il protettore del
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un fiume, qualche affluente del lago Kum-kul-darja, che si slanciava con salti immensi attraverso rupi e scaglioni, formando una serie di cascate
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capitano aveva dato ordine al macchinista di innalzarsi. Due eliche, disposte orizzontalmente ai lati del fuso e che fino allora erano rimaste
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carcasse, del resto, che non offrono alcuna resistenza al tiro delle moderne artiglierie e che non sono affatto maneggevoli, di forme barocche e tozze
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La casa del tartaro, quantunque avesse le muraglie di fango secco e il tetto di paglia, era un ottimo rifugio, sufficiente ad impedire alle palle di
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vivamente sotto i raggi del sole, era la steppa od il deserto di Gobi, o meglio lo Sciamo, come lo chiamano i tartari. A mezzodì un gran nastro
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, tutti gli strumenti di tortura sono stati conservati. Per punire coloro che hanno commesso piccoli falli, si servono del bastone. Cinquanta e anche
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pesante per l'effetto del narcotico loro somministrato dal capitano e anche pel troppo alcool ingoiato, lo "Sparviero" non fuggiva più verso il nord
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Quando Rokoff e Fedoro, dopo una tranquilla dormita, uscirono dal fuso, videro il capitano che stava esaminando attentamente le piante del tè che
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Il Butan, che gli intrepidi aeronauti si preparavano ad attraversare, prima di scendere nelle pianure del Bengala, bagnate o fertilizzate dalle sacre
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Mentre Fedoro e Rokoff venivano scaraventati nel lago dalla scarica elettrica che aveva colpito la prora del fuso e si salvarono miracolosamente
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si era arrestato un solo istante, aveva già attraversato almeno un terzo del deserto, il capitano mostrò a Fedoro e a Rokoff una catena di altissime
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pericolosissimo salto e avessero avuto la fortuna di salvare le gambe. Quell'abisso, al pari del piccolo altipiano, non aveva che una sola uscita
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, presumibilmente, scambiavano per la luna o per qualche altro astro del firmamento. Erano in tredici con cinque cammelli molto villosi e tre cavalli ossuti e
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vogliono darci la caccia? - Spereranno d'impadronirsi del mio "Sparviero". - Si vede che non lo hanno scambiato per un mostruoso drago come i cinesi
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lacca e madreperla e con scaffali d'ebano intarsiato. Nel mezzo v'era il letto del ricco cinese, basso, massiccio, in legno di rosa, con ricche coperte di
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tronco d'una pianta, si scorgeva un piccolo pan- mi-ting, barchetta assai stretta, a punta rialzata, usata per lo più pel trasporto del riso. Era
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Sing-Sing era il vero tipo del cinese, tipo che è così differente dal manciuro che appartiene alla razza dominante. Era un uomo piuttosto tozzo
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Nonostante le parole rassicuranti del capitano, Rokoff tardò molto a chiudere gli occhi, parendogli sempre di udire le unghie dell'orso contro la
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coprivano buona parte del viso, era allora entrato nella stanza, seguito da quattro individui d'aspetto punto rassicurante e armati di scimitarre. Vedendo
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d'oro, insegna dei mandarini di seconda classe, stavano seduti dinanzi al tavolo. Erano due panciuti cinesi, dalle facce color del limone, con grandi